Visita urologica roma

Hai mai sentito parlare della diastasi addominale?

Intervista al Dott. Gabriele Manetti, medico specialista in chirurgia generale, robotica e laparoscopica della parete addominale. Ideatore della tecnica miSAR® (Mimally Invasive Stapled Abdominal Reconstruction).

Dottor Manetti, iniziamo con una domanda fondamentale: cos’è la diastasi addominale?

La diastasi addominale è una patologia della parete addominale che colpisce prevalentemente le donne, soprattutto dopo la gravidanza, ma non è esclusiva del sesso femminile; anche gli uomini possono esserne affetti. Solo nella regione Lazio, registriamo circa 10.000 nuovi casi ogni anno.

Quali sono i sintomi più comuni di questa condizione?

La diastasi si manifesta con una protrusione che somiglia a una “pinna”, più frequentemente localizzata tra lo sterno e l’ombelico. I sintomi possono essere sia funzionali che estetici. Tra i sintomi funzionali, possiamo riscontrare dolore lombare, incontinenza urinaria da sforzo, disturbi digestivi e affanno, mentre a livello estetico, l’addome pendulo ed eccesso adiposo localizzato. È importante notare che la diastasi è spesso associata a disturbi del pavimento pelvico, come i prolassi dell’utero, del retto e della vescica.

Come avviene la diagnosi di questa patologia?

La diagnosi è cruciale per un trattamento efficace e prevede una visita specialistica. Dopo la valutazione iniziale, si procede con degli studi diagnostici della parete addominale e del pavimento pelvico, utilizzando strumenti come risonanza magnetica, TAC o ecografia.

Qual è il trattamento consigliato per la diastasi addominale?

Il trattamento dei sintomi funzionali consiste in una ricostruzione della linea mediana con tecniche mininvasive che può essere associata ad un trattamento estetico se necessario. Utilizziamo tecniche laparoscopiche o robotiche per la ricostruzione della linea mediana tramite il metodo miSAR®.

E per quanto riguarda la riabilitazione post-operatoria?

La riabilitazione post-operatoria è fondamentale e prevede esercizi di ginnastica ipo-pressiva per l’addome e il pavimento pelvico. Già nei giorni immediatamente successivi all’intervento, i pazienti possono riprendere le loro normali attività quotidiane. Una volta completato il percorso riabilitativo, è possibile tornare anche alle attività sportive.

Infine, c’è qualcosa da sapere riguardo al rimborso delle spese chirurgiche?

Sì, è importante sottolineare che gli interventi chirurgici mininvasivi per la parete addominale non sono rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale, il che significa che non possono essere eseguiti in ospedale, pertanto risultano a carico del paziente. Proprio per venire incontro ai pazienti che devono affrontare l’intervento, Villa Salaria Hospital ha stipulato con Club Medici una convenzione che permette ai pazienti di finanziare in modo semplice e veloce gli interventi chirurgici.

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