Visita urologica roma
 

Laboratorio Analisi (o Analisi cliniche)

Prestazioni Sanitarie

Un prelievo di sangue permette di scoprire il tuo stato di salute

Le analisi cliniche sono diventate la base di quasi tutti i percorsi diagnostici e terapeutici.

Puoi rivolgerti alla nostra struttura anche per richiedere indicazioni sulle analisi da svolgere nel caso in cui non avessi già la prescrizione del tuo medico di fiducia.

I punti di forza del nostro servizio di laboratorio analisi sono:

LE ANALISI CLINICHE ESEGUIBILI

Chimica clinica

Gli esami di chimica clinica sono esami base che misurano le concentrazioni o le attività delle sostanze – ioni, molecole, complessi – presenti nei fluidi corporei. Sono alla base di un check-up che possa dare una valutazione di base del nostro stato di salute.

Il prelievo deve essere eseguito a digiuno nel caso di esami del sangue, mentre il campione delle urine deve essere il primo della mattina, il tutto al fine di valutare come il nostro corpo risponde in una condizione di base.

Con questi esami è possibile valutare la funzione di alcuni organi vitali come rene, fegato, pancreas, cuore.

Alcune volte è necessario valutare l’andamento di un valore ematico durante la giornata. In questo caso viene eseguita la “curva” che prevede una serie di prelievi venosi effettuati a tempi definiti. Un esempio di curva è quella glicemica per valutare eventuale patologia diabetica.

Dosaggi ormonali

I dosaggi ormonali valutano la concentrazione nel sangue degli ormoni. Una concentrazione  in difetto, oppure in eccesso, potrebbe essere il campanello di allarme di problematiche al livello delle ghiandole endocrine.

Con questi esami è possibile valutare la funzione di alcune ghiandole quali tiroide, paratiroidi, surrenali, il pancreas, le ovaie, ipofisi, ecc.

Nella donna, nel caso in cui si sospettino problematiche ormonali, vengono richiesti i “dosaggi seriati” che prevedono l’esecuzione del prelievo venoso nelle varie fasi del ciclo mestruale.

Microbiologia

La microbiologia si occupa della ricerca di microrganismi patogeni con lo scopo di fornire al medico curante le informazioni necessarie per una terapia “mirata” delle svariate infezioni che colpiscono l’uomo. 

La metodica più utilizzata, soprattutto per batteri e miceti, è quella colturale attraverso il tampone, il prelievo oppure le raccolte di liquidi biologici.

Ematologia - Coagulazione

Gli esami ematologici e della coagulazione servono per individuare patologie del sangue e dell’emostasi. L’esame emocromocitometrico, meglio conosciuto semplicemente come emocromo, è l’esame di routine che permette di diagnosticare patologie più o meno importanti.

Una patologia molto diffusa, e facilmente diagnosticabile con l’emocromo, è l’anemia.

Gli esami della coagulazione sono fondamentali per i pazienti sottoposti a terapie anticoagulanti, anche quelli di ultima generazione.

Markers dell’epatite

Attraverso i markers dell’epatite è possibile fare diagnosi di infezioni da epatite virale sia in corso o passate. Vengono dosati sia gli anticorpi che gli antigeni. Esistono esami specifici per ogni tipo di epatite (A, B, C, D, E).

L’esame viene effettuato attraverso un prelievo di sangue venoso e non richiede il digiuno.

Markers o marcatori tumorali

I marcatori tumorali sono molecole sintetizzate dalle cellule o dai tessuti tumorali oppure prodotte dall’organismo in risposta alla crescita neoplastica. In caso di tumore queste sostanze possono risultare aumentate nel sangue, nelle urine o in altri campioni biologici.

Il dosaggio dei marcatori tumorali quindi può essere utilizzato insieme ad altri esami e procedure:

  • in sospetti di patologia tumorale per confermare la diagnosi
  • nel follow up della terapia antitumorale
  • nella prevenzione delle recidive
  • nello screening della popolazione asintomatica (PSA)

Attenzione: è importante ricordare che avere alti livelli di marcatori tumorali in assenza di altri esami e sintomatologie specifiche, non indica necessariamente la presenza di un tumore. Ad esempio possono essere correlate a endometriosi, infezioni polmonari importanti, epatiti e pancreatiti. 

I markers possono essere associati ad alcuni organi (PSA-prostata; CA125-ovaio), mentre altri sono più aspecifici (CEA, Alfafetoproteina).

Diagnostica dell’infertilità

Le analisi cliniche per la diagnostica dell’infertilità si rivolgono sia all’uomo che alla donna. Sono esami ematici che vengono effettuati attraverso un prelievo venoso ed esami microscopici che vengono effettuati sul liquido seminale.

Il prelievo deve essere eseguito a digiuno. 

Gli esami del sangue sono necessari per la valutazione dello stato di salute di base (chimica clinica) a cui si aggiungono degli esami specifici quali quelli infettivologici, della coagulazione, ematologici e genetici. 

La Casa di Cura ha studiato dei pacchetti di esami per sostenere le coppie che cominciano un percorso di procreazione assistita.

Analisi e test genetici

Gli esami genetici studiano il DNA e le mutazioni che possono essere presenti. L’esame si esegue attraverso un prelievo venoso oppure su di un campione di saliva.

A cosa servono?

  • Diagnosi di una malattia genetica in un paziente che ne accusa già i sintomi
  • Per valutare il rischio di sviluppare una patologia
  • Diagnostica Prenatale
  • Diagnostica pre-impianto in caso di fecondazione assistita
  • Per diagnosticare i soggetti portatori sani di patologie trasmissibili
  • Per testare la sensibilità del paziente ad una determinata terapia di farmaci

Negli ultimi anni le analisi o i test genetici sono sempre più prescritti grazie all’importante ruolo diagnostico dimostrato. 

Intolleranze alimentari

L’intolleranza non è una vera e propria allergia (quindi non si trovano gli anticorpi specifici, chiamati IgE, diretti verso particolari alimenti), ma è una reazione avversa ai cibi.

Quando si è intolleranti ad un alimento, l’organismo non lo digerisce completamente. Il cibo in parte digerito penetra nel flusso sanguigno e viene trattato come “invasore” e di conseguenza diviene bersaglio degli anticorpi IgG.

Pertanto, assumendo regolarmente cibi cui si è intolleranti, si sottopone continuamente a stress il sistema immunitario. In tale condizione il sistema immunitario e di disintossicazione utilizzano le loro energie e le loro riserve per combattere i componenti del cibo che non dovrebbero essere presenti nel sangue. Le reazioni causate da intolleranza alimentare sono di tipo infiammatorio e possono riguardare un gran numero di patologie croniche, più o meno gravi.

La metodica Elisa rappresenta al giorno d’oggi la soluzione qualitativamente più valida per la rilevazione degli anticorpi nelle IgG umane, garantendo ottimi risultati in termini di serietà e ripetibilità, classificando le singole intolleranze secondo varie percentuali.

Il test FInDER è disponibile in tre tipologie da 50 alimenti, 92 alimenti e 184 alimenti.

Intolleranza al glutine - celiachia

La frazione proteica presente in molti cereali (frumento, farro, kamut, orzo, avena, segale, spelta, triticale) può provocare una reazione di tipo autoimmunitario che arriva a determinare la distruzione dell’epitelio interno intestinale, con conseguente malassorbimento di tutti i nutrienti. Questa patologia si chiama celiachia.

È importante fare una diagnosi precoce al fine di evitare patologie da malassorbimento quali ad esempio osteoporosi, infertilità, aborti ripetuti, bassa statura nei ragazzi, diabete mellito, tiroidite autoimmune, alopecia, epilessia con calcificazioni cerebrali, linfoma intestinale, artrite reumatoide, epatite cronica attiva, dermatite erpetiforme.
Le gravi lesioni alla mucosa dell’intestino tenue regrediscono eliminando il glutine dalla dieta.
Non vi è una cura farmacologica ma l’unica cura consiste nell’adozione di una dieta rigorosa.

In Italia un soggetto su 100 presenta questa patologia, anche se si stimano valori molto superiori in quanto la vastissima gamma di sintomi rende difficile la diagnosi.

La sintomatologia tipica è un quadro classico di malassorbimento con diarrea, perdita di peso e carenze nutritive multiple. La forma tardiva si manifesta con sintomi prevalentemente estranei all’apparato digerente (es. comuni disturbi quali crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture, alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici ed infine l’anemia da carenza di ferro).

Chi deve eseguire l’esame

  • le persone che hanno un familiare affetto da Morbo Celiaco
  • chi dopo aver effettuato esami sierologi ha ricevuto una diagnosi per Morbo Celiaco dubbia
  • chi soffre di sintomi gastrointestinali, diarrea, dolori addominali, epatite, sindrome da colon irritabile e non ne conosce la causa
  • le persone che soffrono di anemia da ferro, osteoporosi, dermatite erpetiforme, sindrome da stanchezza cronica
  • chi perde peso senza causa apparente

Gli esami ematochimici da eseguire

  • anticorpi antigliadina deaminata (AGA*)
  • anticorpi antireticolina (ARA)
  • anticorpi antiendomisio (EmA) 
  • anticorpi anti-transglutaminasi tissutale (IgA e IgG).

Questi esami si eseguono attraverso un prelievo venoso.

Esami genetici

  • HLA II (eterodimeri DQ2,DQ8,DR4)
Intolleranza al lattosio

L’intolleranza al lattosio, presente nel 55% della popolazione mondiale, è l’incapacità di digerire lo zucchero del latte ed è causata dal deficit della lattasi, enzima responsabile della scissione del lattosio in due zuccheri semplici: galattosio e glucosio. Un deficit di questo enzima fa sì che il lattosio non digerito nel colon eserciti un effetto osmotico con conseguente fermentazione batterica dello zucchero e formazione di acido lattico.

I sintomi  più frequenti sono nausea, gonfiore, flatulenza, stanchezza, cefalea, dolori articolari, manifestazione cutanee, crampi addominali e diarrea. La sintomatologia è dose-dipendente: maggiore è la quantità di lattosio ingerita, più evidenti sono i sintomi.

Il Breath Test all’Idrogeno dopo somministrazione per via orale di 20-25 grammi di lattosio (15 in caso di pazienti pediatrici), corrispondenti a 400-500 ml di latte, è un esame semplice, affidabile e non invasivo: per questo è oggi considerato il gold standard.

Viene considerato positivo quando nell’aria espirata, dopo 30-60-90-120-150 e 180 minuti dall’ingestione, registra un picco di idrogeno superiore rispetto ai valori basali, rilevati attraverso un primo test al momento di arrivo in laboratorio.

In base all’ampiezza di tale picco, l’intolleranza al lattosio potrà essere classificata in lieve, grave e moderata, picco che invece non si registra nel soggetto che digerisce senza problemi il lattosio.

La durata dell’esame è di circa 3-4 ore.

ORARIO PRELIEVI

PRELIEVI EMATICI
E CONSEGNA CAMPIONI BIOLOGICI

Lunedì – Venerdì: dalle 7 alle 19.30
Sabato: dalle 7 alle 18
Domenica: dalle 8 alle 13

RITIRO REFERTI

Lunedì – Venerdì: dalle 7 alle 19.30
Sabato: dalle 7 alle 18
Domenica: dalle 8 alle 13

RITIRO REFERTI

Lunedì – Venerdì: dalle 7 alle 19.30
Sabato: dalle 7 alle 18
Domenica: dalle 8 alle 13

PRELIEVI DI SANGUE A DOMICILIO

Per gli abitanti dei quartieri limitrofi alla nostra struttura è possibile richiedere prelievi di sangue a domicilio contattando il numero 06. 36797560