Da lunedì 24 a sabato 29 marzo Open Week Prevenzione disturbi dell’udito

Il problema dell’udito si manifesta comunemente con l’avanzare dell’età, quando le persone anziane non sentono bene i suoni o non capiscono bene le parole, ma può insorgere anche nei giovani e nei bambini; recenti ricerche hanno evidenziato che il 30% degli adolescenti soffrirebbe di danni all’udito!

Le cause possono essere molteplici e per ciascuna serve una terapia adeguata!

Nelle persone mature si può manifestare una sordità a causa di patologie che comportano una degenerazione del nervo dell’udito, come il diabete, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia.

Nei bambini, i disturbi di udito possono essere dovuti a cause ereditarie, congenite o legate a particolari infezioni avute nella primissima infanzia come ad esempio l’otite effusiva, infiammazione che coinvolge timpano e ossicini per la presenza di muco che non si riassorbe con le cure. Una infiammazione subdola e pericolosa perché non provoca dolore ma solo riduzione dell’udito.

La diagnosi precoce è fondamentale poiché la sordità grave in un bambino, può portare a disturbi del comportamento e al ritardo nell’uso del linguaggio.

Gli esami per la valutazione dell’udito passano attraverso la visita specialistica con il medico otorinolaringoiatra che valuta la condizione del condotto uditivo e della membrana del timpano ma anche a specifici esami dell’udito:

• fibrolaringoscopia: esame endoscopico che viene eseguito facendo passare una fibra ottica flessibile attraverso una narice del naso;
• esame audiometrico: consiste nel far udire dei suoni attraverso delle cuffie;
• esame impedenzometrico: consente di valutare il grado di elasticità della membrana timpanica. Se ridotta o assente vuol dire che all’interno del timpano c’è muco.

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