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La risonanza magnetica whole-body e la diagnosi precoce dei tumori

In un’epoca in cui la diagnosi precoce gioca un ruolo cruciale nella lotta contro il cancro, abbiamo intervistato la Dr.ssa Paola Pricolo, esperta radiologa con oltre dieci anni di esperienza in ambito oncologico che collabora con il Gruppo Villa Claudia. La Dr.ssa Pricolo ci ha spiegato in dettaglio la tecnica della Risonanza Magnetica Whole-Body e i suoi benefici per la salute dei pazienti.

Dottoressa Pricolo, ci parli della RM Whole-Body. Quali sono le sue caratteristiche principali?

La RM Whole-Body è una tecnica avanzata di Risonanza Magnetica che permette di esaminare l’intero corpo senza l’uso di radiazioni ionizzanti o mezzo di contrasto. Questa metodica permette di analizzare dettagliatamente il corpo, dal vertice fino a metà cosce. Grazie a ricostruzioni tridimensionali e a prestazioni diagnostiche elevate, è in grado di rilevare lesioni anche di dimensioni molto ridotte. È particolarmente utile nella pratica clinica per i pazienti oncologici e sta guadagnando attenzione per la diagnosi precoce nei soggetti ad alto rischio genetico.

Ci sono limiti o controindicazioni per questo tipo di esame?

Sì, ci sono limiti e controindicazioni simili a quelle di un esame di Risonanza Magnetica tradizionale. Esistono controindicazioni assolute, come nel caso di pazienti con pacemaker cardiaco o impianti cocleari, ecc.., e controindicazioni relative che richiedono un’attenta valutazione congiunta medico-paziente (come protesi valvolari cardiache, clip metalliche non vascolari, ecc..). È fondamentale discutere con il medico per valutare la situazione di ogni singolo paziente.

Quanto tempo richiede l’esame?

La durata dell’esame è di circa 30 minuti, un tempo relativamente breve che consente al paziente di completare la procedura senza eccessivo disagio.

Come ci si prepara per una RM Whole-Body? E dopo l’esame?

Non è necessaria alcuna preparazione particolare. I pazienti non devono digiunare né sospendere terapie farmacologiche. Dopo l’esame, possono tornare a svolgere le normali attività quotidiane senza problemi.

Quando è consigliato sottoporsi a questo tipo di RM?

È indicata per pazienti di ogni età che desiderano un’analisi completa del corpo. In particolare, è utile per chi ha una predisposizione genetica ai tumori o semplicemente per chi desidera avere una maggiore tranquillità riguardo la propria salute.

Quali tipi di tumore è possibile individuare con questa tecnica?

La RM Whole-Body ha una sensibilità di circa il 90% per la diagnosi di tumori maligni, il che significa che può identificare 90 lesioni su 100. Tuttavia, è importante notare che rimane una certa percentuale di tumori che potrebbero non essere rilevati.

Con quale frequenza dovrebbe essere effettuato questo esame?

Consiglio di ripetere la RM Whole-Body ogni 12 mesi per massimizzare i benefici della diagnosi precoce. Questo approccio consente di monitorare eventuali cambiamenti e intervenire tempestivamente.

Cosa non è possibile diagnosticare con la RM Whole-Body?

Questa tecnica è specificamente progettata per la diagnosi precoce di tumori maligni. Non è in grado di identificare patologie non oncologiche o di sostituire gli esami di screening oncologico standard (es. mammografia, Pap test, PSA, ecc..). Inoltre, non può rilevare tumori la cui diagnosi è esclusivamente clinica, come quelli della pelle o leucemie.

Quali sono i vantaggi della diagnosi precoce?

Intervenire tempestivamente consente di avviare le terapie necessarie in modo più efficace, prevenendo lo sviluppo di forme più aggressive della malattia.

E se l’esame dovesse rilevare un’anomalia?

In caso di anomalie, il referto conterrà indicazioni specifiche per il successivo iter diagnostico e suggerirà eventuali specialisti a cui rivolgersi.

La Dr.ssa Paola Pricolo, con la sua esperienza e competenza, offre un’opportunità importante per migliorare la diagnosi precoce e, conseguentemente, l’efficacia delle terapie oncologiche.
La RM Whole-Body rappresenta un passo avanti significativo nella prevenzione e nella gestione dei tumori, contribuendo a salvaguardare la salute dei pazienti. È fondamentale che i pazienti si informino e discutano con i loro medici riguardo a questa possibilità, per valutare se sia un’opzione adatta al loro profilo di rischio.

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